Logo
  • Paolo Monesi

    Condividi:

    • Facebook
    • Twitter
    • Stampa
    • E-mail
    • Altro
    • Pinterest
    • Tumblr
    • LinkedIn
    • Reddit

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
    Paolo Monesi
  • OLYMPUS DIGITAL CAMERA

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
    Biacchessi Il lavoro rende liberi passaggi santi e delinquenti Sigona
  • logopontidimemorianuovo

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
    Alfonso De Pietro Alma rosè Associazione Arci Ponti di memoria associazione familiari fausto e iaio associazione familiari vittime di ustica Cisco Daniele Biacchessi ezio guaitamacchi Gabriele Vacis gaetano liguori gang Giulio Cavalli Ilaria Ramoni libera milano Manuel Ferreira Massimo Priviero michele fusiello Renato Sarti Roberto Durkovic Tiziana Di Masi Ulderico Pesce Vittorio Agnoletto
  • Condividi:

    • Facebook
    • Twitter
    • Stampa
    • E-mail
    • Altro
    • Pinterest
    • Tumblr
    • LinkedIn
    • Reddit

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
  • Milano e la memoria 2014

    Condividi:

    • Facebook
    • Twitter
    • Stampa
    • E-mail
    • Altro
    • Pinterest
    • Tumblr
    • LinkedIn
    • Reddit

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
    Arci Milano Associazione Ponti di memoria Comune di Milano memoria Milano
  • Daniele Tenca

    Condividi:

    • Facebook
    • Twitter
    • Stampa
    • E-mail
    • Altro
    • Pinterest
    • Tumblr
    • LinkedIn
    • Reddit

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
    Associazione Arci Ponti di memoria blues Daniele Tenca fabio treves Haggy Vezzano
  • villa Triste

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
    aliberti antimafia baldini castoldi dalai Biacchessi chiarelettere gang mafia memoria radio 24 Resistenza Teatro civile teatro narrazione
  • Manifesto Certaldo

    Condividi:

    • Facebook
    • Twitter
    • Stampa
    • E-mail
    • Altro
    • Pinterest
    • Tumblr
    • LinkedIn
    • Reddit

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
  • milano-arte-expo-e-teatro-alma-rosc3a9-canto-per-la-cittc3a0-spazio-mil-carroponte

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
    Alma rosè Argentina Manuel Ferreira Teatro civile
  • priviero_ai

     

    Mi piace:

    Mi piace Caricamento...
    alpini memoria Priviero Resistenza rock
  • NEWS
    • CITTA’ DEI NARRATORI 2022
    • FESTA PONTI DI MEMORIA 2013
    • FESTA PONTI DI MEMORIA 2018
    • I NARRATORI DELLA MEMORIA
    • LA CITTA’ DEI NARRATORI – LA LIBERAZIONE VA IN COLLINA
    • LA CITTA’ DEI NARRATORI 2016
    • LA CITTA’ DEI NARRATORI 2017
    • LA CITTA’ DEI NARRATORI A SINALUNGA
    • LA CITTA’ DEI NARRATORI- LA LEGALITA’ A TEATRO
    • LE PAROLE DELLA MEMORIA
    • MILANO E LA MEMORIA 2014
    • DALL’INCHIESTA AL TEATRO
    • IL FUTURO DELLA MEMORIA
    • SOGNO ITALIANO
  • PRIVACY
  • RADIO ON
  • CHI SIAMO
  • SOSTIENI
  • LIVE
  • CITTA’ DEI NARRATORI
  • IMMAGINI
  • MEDIA
  • ARCHIVIO
  • MAIL

Arci Ponti di Memoria

  • CHI SIAMO
  • RADIO ON
  • PONTI PRODUZIONI DAL BASSO
  • ARCI NAZIONALE
  • NEWS
  • SOSTIENI
  • ISCRIVITI CON PAYPAL
  • CITTA’ DEI NARRATORI
  • LIVE
  • IMMAGINI
  • MEDIA
  • ARCHIVIO
  • CONTATTI
  • PRIVACY

Ponti su Facebook

Ponti su Facebook

Ponti su Twitter

I miei Cinguettii

13 dicembre ore 21 Milano Auditorium di via Valvassori Peroni “L’eclisse della democrazia. Cronache della crisi del sistema globale da Genova a Wall Street” con Vittorio Agnoletto e Marco Fusi Ensemble.

  • Novembre 17, 2014
  • di Associazione Arci Ponti di memoria
  • · Associazione Arci Ponti di memoria

Fusi-e-Agnoletto

 

13 dicembre ore 21

Milano Auditorium di via Valvassori Peroni

Il futuro della memoria

 

Organizzazione:

Associazione Ponti di memoria in collaborazione con Comune di Milano Consiglio di zona 3,

con il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia e il sostegno di Coop, Arci, Anpi, Libera, Cgil Camera del Lavoro di Milano.

 

 

“L’eclisse della democrazia. Cronache della crisi del sistema globale da Genova a Wall Street”

Vittorio Agnoletto e Marco Fusi Ensemble

 

 

L’eclisse della democrazia.
Questo spettacolo è la cronaca di un oscuramento, quello dei diritti e della democrazia, che siamo stati abituati per anni a considerare come conquiste definitivamente acquisite.
La cronaca politica più recente mostra come i cittadini siano ridotti oramai a comparse, costrette ad accettare le decisioni di tecnocrati che nessuno ha eletto: scelte imposte da mercati, borse, banche e agenzie di rating nel totale disprezzo della sovranità popolare.
Ma affinché questa cronaca sia esauriente è necessario iniziare la narrazione col G8 di Genova del 2001, ovvero con la storia della repressione del primo imponente movimento nato per contrastare la globalizzazione liberista. Inizio obbligato anche perché è in atto un tentativo di cancellare dalla memoria questo avvenimento riscrivendone la storia.
Protagonista di questo racconto non poteva essere che Vittorio Agnoletto, nel 2001 portavoce del Genoa Social Forum, noto in tutto il mondo come esponente di spicco del movimento altermondialista
Da Genova Susan George, Walden Bello, i leader del movimento erano stati chiari: se proseguirà questo modello di sviluppo fondato su una crescita senza limiti, sulla finanziarizzaizone dell’economia, su un’ineguale distribuzione delle risorse, si svilupperà una crisi sociale ed economica senza precedenti, vi sarà il ricorso alla guerra permanente per il controllo delle risorse energetiche, andrà in crisi l’equilibrio della biosfera, verrà calpestata la sovranità dei popoli.
Le previsioni di allora oggi sono realtà; come una moderna Cassandra il movimento non trovò orecchie disposte a raccogliere il suo messaggio.
Ma questa lucidità e competenza spaventarono il potere che rispose con una repressione di inaudita violenza.
Attraverso la ricostruzione dei processi genovesi emerge uno spaccato degli apparati dello stato che ne evidenzia tutta la mediocrità, la doppiezza  e il servilismo dell’epoca berlusconiana. Protagonisti di questa modesta farsa sono funzionari responsabili di gravi violazioni, o semplicemente omertosi, premiati con promozioni e prebende, a cui si contrappongono servitori dello stato integri e meritevoli emarginati, messi all’angolo e umiliati a causa della loro fedeltà alla legge.
Tutto ciò spesso nell’indifferenza, se non con la connivenza, dei politici, quasi sempre impegnati a coprire i colpevoli e a criminalizzare gli onesti.
Ma è anche la storia, quasi epica, di magistrati che sono riusciti a far trionfare un po’ di giustizia, sfidando i ricatti di un potere che li ha osteggiati con ogni mezzo.
E’ obbligatorio questo racconto perché non venga rimosso dalla memoria il fatto che le critiche, le aspirazioni, le rivendicazioni di Genova sono entrate a fare parte del lessico del presente.
Per rendercene conto, basta considerare un esempio tra i tanti. I capi di stato di grandi nazioni come Francia e Germania, che allora avevano invocato la repressione, oggi richiedono a gran voce l’applicazione della Tobin Tax come rimedio ai guasti della speculazione: misura che, guarda caso, costituiva una delle più pressanti richieste del social forum.
Ma anche il linguaggio più spontaneistico delle proteste degli indignati, figli forse inconsapevoli di quel grande movimento, oggi di moda, è debitore di quell’esperienza.
Un teatro civile  che non vuole però ripiegare nello sconforto della tenebra, non vuole indulgere sul gelo senza la luce della ragione.
Per quanto possa indurre alla depressione e incutere timore infatti, l’eclisse non è un evento senza ritorno.
Al contrario, per sua natura è un fenomeno transitorio: c’é ancora la possibilità che l’avvenire venga rischiarato dal sole di una democrazia finalmente compiuta.
Ciò  potrà verificarsi solo come prodotto di una reazione della società civile e quindi di ciascuno di noi.
Lo spettacolo vuole anche essere un momento di riflessione, coinvolgendo il pubblico in un atto di ottimismo, di speranza e di riscossa civile e democratica: senza la pretesa di fornire risposte precostituite, ma con l’ambizione e il sogno di catalizzare le energie di chi vuole riprendersi il proprio futuro.
Assieme ai testi di Agnoletto, protagonista sul palco è la musica composta ed eseguita dal vivo da Marco Fusi, che con i suoi accenti melanconici e felici, i suoi echi etnici, gitani e jazzistici costituisce il completamento ideale di questa rappresentazione. 

Condividi:

  • Facebook
  • Twitter
  • Stampa
  • E-mail
  • Altro
  • Pinterest
  • Tumblr
  • LinkedIn
  • Reddit

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
  • « Prec
  • Successivo »
Lascia un commento   ↓

commenti

Rispondi Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Trackback e Pingback

Nessun link in entrata ancora trovato.


I soci

  • Adele Marini
  • Alfonso De Pietro
  • Andrea Guolo
  • Andrea Sigona
  • Archivio Audiovisivo
  • Associazione Il Picchio
  • Associazione Verba Manent
  • Beppe Giampà
  • Bruno Maran
  • Carmelo Pecora
  • Chantal Castiglione
  • Circolo Curiel Lussemburgo
  • Cisco
  • Claudio Piccolroaz
  • Daniele Biacchessi
  • Daniele Tenca
  • Elena Invernizzi
  • Elvio Napolitano
  • Ezio Guaitamacchi
  • Fabio Riganello
  • Fabio Zanotti
  • FEV
  • Filippo Andreani
  • Fulvio Bella
  • Gabriele Vacis
  • Gaetano Liguori
  • Gianni Fresco
  • Gino Marchitelli
  • Giordano Sangiorgi e Mei
  • Giuliano Mori
  • Giulio Cavalli
  • Giulio Peranzoni
  • Janos Hasur
  • Laura Tussi
  • Letizia Bernazza
  • Luca Maciacchini
  • Manuel Ferreira e Alma Rosè
  • Marco Oldani "Reb"
  • Mario De Leonardis
  • Massimo Priviero
  • Materiali Sonori
  • Maurizio Landieri
  • Michele Fusiello
  • Paola Roccoli
  • Paolo Borrometi
  • Paolo Monesi
  • Pier Vittorio Buffa
  • PierFrancesco Fumagalli
  • Renato Franchi
  • Riccardo Fancini
  • Roberto Cavosi
  • Roberto Cernigoj
  • Rocco Taliano Grasso
  • Rosa La Guardia
  • Rosario Pantaleo
  • Settegrani
  • Silvio Bardini
  • Stefano Dalzini
  • Stefano Paolocci
  • Teatro dell'Ortica Genova
  • Tete de Bois
  • The Gang
  • Tiziana Di Masi
  • Tiziana Pesce
  • Ulderico Pesce
  • Vittorio Agnoletto

di Cedaro. Powered by WordPress.com.

  • Twitter
  • Facebook
  • RSS
 

Caricamento commenti...
 

    loading Annulla
    L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
    Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
    Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: