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I miei Cinguettii

La “Città dei narratori” al Palazzo Cittadini Stampa di Abbiategrasso il 10 settembre

  • Settembre 1, 2016
  • di Associazione Arci Ponti di memoria
  • · Associazione Arci Ponti di memoria

 

Citta dei narratori ABbiategrasso Manifesto

LA CITTA’ DEI NARRATORI

Associazione Ponti di memoria – Fondazione per leggere
con il patrocinio del Comune di Abbiategrasso

10 SETTEMBRE 2016
Abbiategrasso – Palazzo Cittadini Stampa

PROGRAMMA
Dalle 16,00
Adele Marini (“Io non ci sto, le ombre del commissario Marino” Feltrinelli – “A Milano si muore così” – Frilli)

1992, annus horribilis della nostra storia repubblicana, insanguinato dalle stragi mafiose. Una nobildonna napoletana, Costanza Filomena Albani di Sansevero, moglie di un diplomatico belga accreditato presso la Santa Sede, vive con profondo scontento una vita sentimentalmente arida. Per dare un senso alla propria esistenza, gestisce con un’amica una piccola bottega di antichità religiose nel cuore di Roma. Un pomeriggio entra uno strano cliente che acquista un’icona russa “autentica” pretendendo di pagarla in contanti. Il cliente torna presto a trovarla, la circuisce con abilità e finisce per soggiogarla. Fra i tanti compiti che l’amante impone a Costanza c’è quello di servirsi delle sue credenziali diplomatiche per operare su conti cifrati presso lo Ior, la banca vaticana il cui accesso è consentito a pochi. Tenuta costantemente al guinzaglio dal suo persecutore, la nobildonna contrabbanda valuta e informazioni riservate, ma quando intuisce che la vita dei suoi due figli piccoli è in pericolo, fa l’unica mossa che le è consentita: mette al sicuro le agende su cui ha annotato ogni cosa giorno per giorno… Vent’anni più tardi, nell’Italia delle stragi, dei fascicoli secretati e dei processi senza colpevoli, lo stesso oscuro personaggio che ha guidato Costanza verso la rovina torna allo scoperto, ma solo perché i suoi passi si incrociano con quelli del commissario della squadra mobile di Milano, Vincenzo Marino.

Dalle 16,30
Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Tiziana Pesce, Vittorio Agnoletto (“Giovanni Pesce, per non dimenticare” – Mimesis)

Le città di Nova Milanese e Bolzano da anni promuovono un progetto istituzionale, dal titolo emblematico “Per non dimenticare”: è un grande impegno di ricerca collettivo sui temi dell’Antifascismo, della Resistenza e delle Deportazioni, intrapreso dalle Amministrazioni dagli anni ‘80. Il Progetto “Per non dimenticare” comprende un archivio storico audiovisivo con oltre 220 videotestimonianze di ex deportati civili per motivazioni politiche (partigiani, obiettori, renitenti, scioperanti, dissidenti di diverso colore politico), deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti. Nell’archivio storico audiovisivo, l’Amministrazione Comunale di Nova Milanese ha recentemente reperito un video inedito, che consiste nell’intervista al Comandante Partigiano Giovanni Pesce, Medaglia d’oro della Resistenza, risalente al lontano 1983. In collaborazione con l’ ANPI di Nova Milanese e con altre associazioni culturali di impegno civile, è stato possibile restaurare questa videointervista, ossia una testimonianza inedita di Giovanni Pesce, Comandante Partigiano dei GAP, che racconta la propria vita, dal duro lavoro, come migrante, in miniera, a La Grand’ Combe, in Francia, alle leggendarie azioni di lotta nelle Brigate Internazionali, contro il regime fascista del generale Franco, in Spagna, dal confino a Ventotene alla Resistenza Partigiana Antifascista a capo dei GAP (gruppi di azione patriottica) sia a Torino, che a Milano, con il compagno di lotte, il leggendario Dante di Nanni. L’Amministrazione Comunale di Nova Milanese, in collaborazione con l’ANPI, si pongono il nobile intento di donare ai posteri questo documento audiovisivo dall’alto spessore storico e culturale, come monito e insegnamento alle generazioni presenti e future, per annunciare un messaggio di speranza per la fine di tutte le guerre e “Per non dimenticare” il passato e gli orrori della Storia.

Dalle 17,00
David Bidussa (“Lettera sul fanatismo” – Chiarelettere)

Tre motivi per leggerlo.Perché è una lettera illuminante scritta da un filosofo più di tre secoli fa e ancora oggi essenziale.Perché è un manifesto contro la malinconia e l’eccesso di serietà.Perché è un inno alla leggerezza che è l’anticamera della libertà.“Le opinioni più ridicole, le mode più assurde possono essere dissipate soltanto con la dote dell’irriverenza e da un pensiero meno serio e più lieve. Perché la pesantezza è l’ingrediente essenziale dell’impostura.”Anthony Ashley-Cooper, conte di Shaftesbury

Dalle 17,30
Gian Paolo Serino (“Quando cadono le stelle” – Baldini &Castoldi)

Un attore famoso, alcolizzato e depresso in privato ma simbolo del «sogno americano» in pubblico, riceve una notizia personale che gli cambierà la vita per sempre.
Il più grande artista del mondo, durante l’occupazione nazista, rende immortale la figlia della donna di servizio di un hotel su una spiaggia di Juan-les-Pins, in Francia.
Un giovane scrittore newyorchese s’innamora della figlia di un Premio Nobel per la letteratura. Questa relazione lo sconvolgerà a tal punto da pubblicare uno dei libri più venduti al mondo.
Un anonimo funzionario di una compagnia di assicurazioni si occupa di sicurezza sul lavoro. Conosce una cameriera in un bordello nel ventre nero di Praga e, grazie a lei, troverà il suo modo per salvare l’umanità.
Arrivato alla fine della sua vita, uno dei più grandi scrittori del Novecento si suicida con la canna di un fucile in bocca, mentre una ragazza vitale, chiassosa e ribelle alle regole rigide della sua famiglia, negli anni Quaranta viene sottoposta per volere del padre a un intervento di lobotomia frontale. Un romanzo corale che ci racconta i luoghi oscuri di quella società dello spettacolo diventata un incredibile e pirotecnico «Grande Show».

Dalle 18,00
Daniele Biacchessi presenta “Storie di rock italiano” (Jaca Book), con Massimo Priviero, Gaetano Liguori, Daniele Bianchini dei Jumbo, Furio Chirico degli Arti&Mestieri.

Scritto in punta di penna come fosse un grande romanzo popolare, il libro di Daniele Biacchessi affronta alcuni degli snodi dell’Italia contemporanea: dal Boom dei consumi dei primi anni Sessanta alla contestazione e le lotte operaie del ’68 -’69, dal giorno dell’innocenza perduta della bomba di piazza Fontana alla strategia della tensione del terrorismo nero, agli anni di piombo del terrorismo rosso, passando per il riflusso e il disimpegno politico degli anni Ottanta; dalla fine del PCI dopo la caduta del muro di Berlino agli
anni di Tangentopoli, dalle stragi di mafia del ’92-’93 all’avvento di Berlusconi, fino alla grande crisi internazionale e l’ingresso sulla scena italiana di una nuova classe politica. Sessant’anni di storia italiana attraverso il rock e le canzoni. Un libro unico nel suo genere, dove politici, storici, scrittori, giornalisti e musicisti avviano una narrazione sul nostro Paese attraverso l’evoluzione della musica e dei testi delle canzoni.

Dalle 20,00
Apericena

Dalle 21,00
Gaetano Liguori piano live (“Un pianoforte per i giusti” – Bull Record)

Questo è l’ultimo CD di Gaetano Liguori “Un pianoforte per i Giusti” (Bull Records). Registrato tra Luglio – Novembre presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, il CD segue numerosi concerti eseguiti con il solo pianoforte dall’artista per l’associazione Gariwo che lo ha portato da Palazzo Reale a Milano a Palazzo Reale a Varsavia, dai Giardini di Via Palestro a Milano per Piano City a Praga, Parigi, Madrid, Istanbul. Il primo brano del concerto intitolato “Il Tempo dei Giusti” è stato composto per celebrare Gariwo “Il giardino dei Giusti”, associazione che si è proposta l’obiettivo di valorizzare persone che, in vari momenti della storia recente, sebbene diverse per credo religioso, politico, sociale, hanno rischiato o sacrificato la propria vita per salvare altri esseri umani. Tra gli inediti c’è una Ballata dedicata ai “Ragazzi di Suruc” piccolo paese turco ai confini della Siria, ragazzi uccisi solo perché volevano ricostruire la biblioteca di Kobane. Si potranno poi ascoltare brani che fanno parte della carriera quarantennale del pianista che ha sempre legato il suo nome e la sua musica a istanze sociali di lotta e solidarietà. Ci saranno inoltre due sole composizione non del Maestro Liguori che lontano nel tempo avvicinano due geni della musica: Mozart di cui Liguori eseguirà delle variazioni sul tema del Don Giovanni e Jimi Hendrix del quale si potrà ascoltare Hey Joe.

Dalle 21,30
Paolo Bonfanti (“Back home alive”)

Sono passati ormai quasi vent’anni da “Tryin’ To Keep The Whole Thing Rockin’” e mancava da troppo tempo nella discografia di Paolo Bonfanti, un disco che catturasse l’energia e l’intensità dei suoi concerti, ma soprattutto la sua costante maturazione negl’anni. Il bluesman genovese, infatti, è come un buon vino rosso, matura con il tempo, in maniera costante, e questo, negli ultimi anni, lo abbiamo toccato con mano con quel gioiello che era “Exile on Backstreets” del 2013 e il più recente “Friend Of A Friend” inciso in coppia con Martino Coppo. A colmare questo vuoto è arrivato “Back Home Alive”, album che mette in fila una selezione di dodici brani tratti dal concerto, registrato dal vivo, il 28 febbraio 2015 presso il Teatro Municipale di Casale Monferrato.

Dalle 22
Gang (“Sangue e cenere”)

Sangue e cenere è il 12º album dei Gang, pubblicato nel 2015, il primo completamente di inediti dopo 15 anni da Controverso (2000). Il disco è stato completamente autofinanziato attraverso il crowdfunding, riuscendo ad ottenere il 917% della somma richiesta. Le canzoni incluse nel progetto, sono state registrate tra l’Italia (le Marche) New York ed il New Mexico, dove Jono Manson, il produttore dell’album ha ultimato il missaggio delle tracce. Alla realizzazione hanno preso parte diversi musicisti statunitensi tra i quali il fisarmonicista Garth Hudson, Jason Crosby ed il tastierista Brant Leeper. L’Orchestra Pergolesi diretta da Stefano Campolucci, ha inoltre offerto il suo contributo.

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